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Poeti e Poesia Rivista Internazionale N. 9 - Dicembre 2006 Direttore Elio Pecora |
Contiene dieci poesie dalla raccolta poetica
MAPPE COLOMBIANE
al viaggio equatoriale di fine giugno. L'audace, l'idealista ci spinge a seminare nella terra del vento nell'oceano dei sogni. Invita a sollevarsi, non uscire di pista. A guardarsi negli occhi.
per la nostra ombra invisibile smarrita o prigioniera di deboli raggi lunari: faticano a giungere al suolo a scaldare i folli pensieri. Difficile ravvisare il futuro Restano le pulsioni
di domande sbattute sullo scoglio. Hanno la forma di pesci martello di serpenti senza testa, né coda. Le risposte non le trovi per caso M'invento al volo una nuova esistenza
puoi trovarti in un cielo dagli occhi iniettati di sangue le labbra incollate di pioggia e se a spasso incontri la luna ti parlerà del suo cuore malato. Mi spaventa la stella È un filo d'acciaio incandescente
tesse abilmente un manto di germogli nasconde i tetti rossi li copre di lune e di stelle. Per il legno sottratto Al mattino un raggio filante
l'orologio da polso, la lampada i sandali neri, il telo da spiaggia persino l'ombrellone) ci spiano lo sai e rivelano il diritto di non esistere o di confondersi nel silenzio degli anni che verranno. La giusta distanza tra noi e gli oggetti
in soffitta dietro i ritratti polverosi degli avi o in alto chiusi in una cassa di zinco.
che ci fa assorbire il viaggio di Colombo malamente mescolato a quello poetico e umano. Lo sguardo all'improvviso si strappa
sanguinano non poco ma non danno dolore e i pugni che ricevo sono eccellenti paletti di sostegno dello spirito, del corpo. M'innesto adagio Sono strano
più dura del corpo incido tutti i nomi delle piante e dei fiori. Qui puoi trovarne Riuscire a farli nostri
ogni singolo gesto adagio si riversa nelle mappe segrete trae la sua forza la sua soffice luce dallo sguardo del sole. Per questo l'esilio Di padre in figlio |