La malattia spezza l'equilibrio nel 2012, anno in cui ha inizio la stesura di Rimedi per i malesseri del falco (Spagna, 2014). Eduardo Chirinos non parla dell'inquilino che è costretto a ospitare ma del caos che esso origina. Quell'intruso ha fatto sì che venissero tirati giù dalla biblioteca vecchi libri, poesie dimenticate, ha riattivato ricordi in modo arbitrario e questo si riflette nella struttura e nello stile: i testi sono per lo più brevi e ripartiscono la raccolta poetica in 28 sezioni (o stazioni?) divise in due blocchi. Raccontare la propria infermità scrivendo poesie che dicono altre cose, comporre brevi libri che sono viaggi sterminati, acuminate riflessioni sulla vita e sulla morte. Immagini ossessive srotolate come un mantra che modellano una poesia già di per sé molto visuale, con i versi ricorrenti: "Ieri notte ho fatto un sogno" e di fianco la ripetuta domanda: "che vedi?". Tra l'autore e il falco si crea un vincolo simbolico e affettivo, ben percepibile soprattutto nell'ultima parte. Il sogno (e il sonno) sono pur sempre un volo, uno stacco e riconciliano l'orecchio con l'occhio.
dall'introduzione di ALESSIO BRANDOLINI
EDUARDO CHIRINOS (Perù 1960 - Usa 2016) poeta, saggista e traduttore. Studia linguistica e letteratura e compie il dottorato all'Università di Rutgers, nel 2000 si trasferisce a Missoula dove insegna Letteratura ispanoamericana.
Ha pubblicato una ventina di libri di poesia, tra i quali: El Equilibrista de Bayard Street (1998), Breve historia de la música (2001 - Premio Casa de América de Poesía), Mientras el lobo está (2010 - Premio de Poesía Generación del 27), 35 lecciones de biología (y tres crónicas didácticas) (2013), Medicinas para quebrantamientos del halcón (2014).
Tra le varie antologie: Reasons for Writing Poetry (2011), Catálogo de las naves 1978-2012 (2012); Coloquio de los animales (2008), Fragmentos de una alabanza inconclusa (2014); Incidente con perro en la calle cinco, Antología 1993-2013 (2015).
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