Con Baldoria (2014, premio «Casa de América de Poesía Americana») Rafael Courtoisie (Montevideo, 1958) conferma di essere uno dei poeti più incisivi e acuti della letteratura latinoamericana. La sua fantasia qui sembra fare il verso a se stessa e il suo rigore linguistico si incanala in stravaganze creative, in forme metriche asciutte, in versi suadenti e affilati, talvolta oscuri e sorprendenti che estendono l'area di riferimento ad altri continenti oltre quello dell'America Latina. Penso a Laforgue, Apollinaire, al surrealismo francese, ai dadaisti, al futurismo italiano e russo. Si può festeggiare anche all'ombra, nella «carne / dell'anima", in un luogo dove non capita nulla se non la "creazione" dove "i verbi / beccano le pietre / dei sostantivi". Allora la festa può essere anche un mistero, qualcosa che non si vede, un'assenza, "un buco / di luce nella notte", "un buco / nel nulla" o qualcosa di più complesso di quello che si potrebbe credere a una prima lettura: "Nella festa c'è un'altra festa / lugubre, inchiodata", perché solo le pietre sono sempre allegre, la loro statica baldoria non avrà mai fine.
dall'introduzione di ALESSIO BRANDOLINI
RAFAEL COURTOISIE (Montevideo, 1958) è poeta, narratore e saggista. Nel 2013 con l'antologia Tiranos temblad ha ricevuto il Premio di Poesia «José Lezama Lima» e nel 2014 il Premio «Casa de América de Poesía Americana» per Parranda (Baldoria). Nel 2013 è uscita in Spagna la raccolta poetica El lugar de los deseos seguita da Ordalia (2016). Ha ottenuto in diverse occasioni il «Premio Bartolomé Hidalgo», sia per la Narrativa che per la Poesia. È stato professore universitario di Letteratura e di Scrittura cinematografica. Il suo romanzo Santo remedio (Spagna, 2006) è stato finalista del «Premio Fundación Lara». Goma de mascar (Spagna, 2008), EI ombligo del cielo (Cile 2012; Uruguay 2014) e La novela del cuerpo (Uruguay 2014) sono i suoi più recenti romanzi. Tra i molti premi ricevuti si segnalano: il «Premio Fundación Loewe de Poesía» e il «Premio Plural». È autore di lavori di critica sulla letteratura ispanoamericana ed europea. Parte della sua opera è stata tradotta in molte lingue e varie antologie sono uscite in diversi paesi. In Italia sono stati pubblicati: Vite di cani (2000), Sfregi (2004), Facce sconosciute (2005) e il libro di poesia La Bibbia Umida (2009).
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